Agrigento, fermarsi a contemplare la camicia intrisa di sangue del beato Rosario Livatino: al via la peregrinatio
“Lo scorso 9 maggio la Chiesa Agrigentina, ha gioito per la beatificazione del magistrato martire Rosario Angelo Livatino. Da quel giorno – scrive in una nota don Giuseppe Cumbo, Vicario Generale dell’Arcidiocesi di Agrigento – è stata offerta la possibilità di fermarsi a contemplare la camicia intrisa di sangue, reliquia che lascia intravedere l’offerta di vita del giovane magistrato ucciso in odium fidei e per la giustizia.
Domenica 19 settembre – comunica il Vicario – inizierà ufficialmente la peregrinatio di questo segno tangibile di un’esperienza di vita cristiana vissuta fino al dono di se. Inizierà proprio da Canicattì, città natale del beato Livatino, dove sosterà fino al 21 settembre, XXXI anniversario del martirio. Tutte le comunità ecclesiali dell’Arcidiocesi nel corso dell’anno, secondo un calendario prestabilito, avranno la possibilità di accoglierla.
Lungi dall’assolvere un atto semplicemente devozionistico, il passaggio della reliquia nelle diverse comunità deve diventare l’occasione per mettere in evidenza i valori della giustizia, della legalità, della coerenza di vita e della santità vissuta nel quotidiano che si riscontrano nell’esperienza di vita cristiana del beato Rosario Angelo. A coordinare la peregrinatio sarà il Centro per l’Evangelizzazione guidato da don Gero Manganello. Ci auguriamo – conclude – di poter coinvolgere, oltre alle comunità ecclesiali, le scuole di ogni ordine e grado, le associazioni e le istituzioni che operano nei vari ambiti della vita sociale dell’intero territorio diocesano”.