Nasce l’AICA: esempio virtuoso di sinergia fra Istituzioni pubbliche
Un esempio virtuoso di sinergia fra Istituzioni pubbliche: statali, regionali e locali. Si tratta della nuova azienda idrica comuni agrigentini (AICA) costituita lo scorso 9 luglio, la prima azienda speciale consortile sorta in Sicilia.
Un obiettivo storico da tempo voluto da gran parte dei comuni della provincia di Agrigento – e non solo – che finalmente oggi vede la sua realtà e che consegna, finalmente, alla gestione pubblica un bene primario come quale l’acqua.
Un risultato ottenuto dietro il lavoro, l’impegno e la determinazione di diverse Istituzioni. In particolare, l’ATI di Agrigento (Ente di governo d’ambito, che riunisce tutti i sindaci della provincia) con la revoca della Convenzione alla società Girgenti Acque ha posto fine ad una gestione privata risultata – sotto certi aspetti – fallimentare sotto tutti punti di vista.
Un ruolo di coordinamento gestito, in primis, dal Prefetto di Agrigento, particolarmente sensibile alle esigenze del territorio, che ha assicurato, grazie ad una autorevole e competente gestione commissariale, la fruizione del servizio idrico ai cittadini con criteri di trasparenza e legalità; il Presidente della Regione Siciliana e gli Assessori regionali per l’Energia pro tempore, che si sono impegnati per far rispettare la normativa di settore e nello stesso tempo, non hanno fatto mancare il loro sostegno alle comunità locali e con la nomina, infine, di un Commissario ad acta hanno voluto dare una accelerazione agli iter burocratici finalizzati alla costituzione dell’Azienda speciale consortile, spesso bloccati all’interno dei Consigli comunali.
L’attività commissariale ha di fatto consentito di superare l’impasse in cui si trovavano alcuni comuni dell’agrigentino ed avvalendosi della preziosa collaborazione dei segretari comunali dei comuni interessati e del personale amministrativo dell’ATI/AG9. ha coordinato e portato a termine , nel pieno rispetto della legge, le procedure amministrative finalizzate all’approvazione da parte dei Consigli comunali inadempienti, dello Statuto della costituenda Azienda speciale consortile e l’adesione alla stessa.