La Cgil raccoglie le firme per una proposta di legge per garantire diritti e tutele ai lavoratori in appalto
La CGIL raccoglie le firme necessarie alla presentazione di un disegno di legge di iniziativa popolare in tema di appalti per:
• affermare una tutela reale dei trattamenti dei lavoratori impiegati negli appalti pubblici e privati messi in discussione da almeno tre provvedimenti legislativi in questi ultimi 2 anni;
• portare un ulteriore contributo per il contrasto alle pratiche di concorrenza sleale tra le imprese, che non solo finiscono per ripercuotersi pesantemente sulle stesse condizioni di lavoro ma che perpetuano un quadro di riferimento della competitività fra le imprese caratterizzato dalla dominanza dei costi in alternativa alla qualità e alle capacità imprenditoriali;
• consolidare ed estendere la clausola sociale riferita al mantenimento del posto di lavoro in caso di cambio di appalto affermando che laddove cambia di titolare dell’appalto ma si è in presenza della continuità del lavoro è legittimo consolidare la continuità dei rapporti di lavoro in essere.
“Si tratta di un insieme di questioni assai importanti, che interessano centinaia di migliaia di lavoratori, tanti anche nella nostra Provincia, esposti per tutta la vita al precariato, senza tutele, carriere e con salari bassi e la loro condizione è peggiorata ulteriormente con le modifiche contenute nel Jobs Act“, afferma Massimo Raso, Segretario CGIL Agrigento.
La CGIL invita i Lavoratori, i Pensionati e i cittadini a contribuire, con la loro firma, a cambiare queste norme per restituire un minimo di certezze a questi Lavoratori.
Si può firmare, fino al 15 Aprile, nelle Camere del Lavoro dei Comuni della provincia di Agrigento.
Giorno 19, nell’ambito di una giornata straordinaria di raccolta firme, a cura della FILLEA e della locale Cdl a SCIACCA, dalle ore 10 si può firmare in Piazza Scandaliato.
Nella stessa giornata raccolta di firme straordinaria anche alla Provincia ed al Comune di Agrigento in collaborazione con la Funzione Pubblica CGIL.