Intervento di Lillo Firetto sul rigassificatore di Porto Empedocle
Dopo l’apertura dell’Enel alla possibilità di vedere un rigassificatore a Porto Empedocle, dopo lo stop di questi ultimi mesi, il deputato regionale e candidat sindaco di Agrigento, Lillo Firetto interviene sulla vicenda affermando: “E’ giusto che nella campagna elettorale per il nuovo sindaco di Agrigento si discuta anche del rigassificatore di Porto Empedocle, anche quando appare evidente la natura strumentale che in alcuni il tema assume”.
“Agrigento – continua Lillo Firetto – deve ritornare ad avere un ruolo di guida dell’intera provincia con idee, uomini e progetti che partendo dal capoluogo si irradino sull’intera Sicilia. Si, sull’intera Sicilia. Per fare questo occorre uno sguardo lungo, un guardare oltre il proprio campanile, avere la capacità di mettere insieme realtà diverse con proposte articolate”.
“Il rigassificatore a Porto Empedocle lo hanno voluto il governo nazionale e quello regionale, meglio: quattro governi nazionali e 3 regionali, tutti i sindacati confederali e tutta la deputazione regionale e nazionale della provincia. In qualità di sindaco ho accolto la proposta convintamente e ho lavorato per renderla possibile e per ricavare i massimi vantaggi per il comune di Porto Empedocle e per l’area vasta, una volta conclamata la sicurezza ed il basso impatto ambientale e non ho ragioni contrarie convincenti da sostenere. L’opera, oggi in serissimo forse, avrebbe costituito, per la provincia un ruolo di traino energetico, occupazione, produzione di valore( reddito, imposte, corrispettivo per servizi portuali)”.
“Lo sviluppo turistico di Agrigento non solo non ne sarebbe risultato pregiudicato, ma ne avrebbe potuto ricavare benefici come dimostrano altre esperienze nel mondo. Lo sviluppo turistico di Agrigento, oggi del tutto al di sotto delle sue potenzialità, passa attraverso il recupero del suo centro storico, della sua cattedrale e del suo lungomare e la piena valorizzazione della valle dei templi. Attribuire al Rigassificatore (che non c’è e non c’è stato) le colpe della cattiva politica turistica del passato, oltre che un evidente falso storico, significa assolvere pesanti responsabilità e precludersi una via d’uscita dallo stallo attuale”.
“Come sindaco di Agrigento – conclde Firetto – farei di tutto per avviare una nuova e più efficace politica turistica facendo pulizia e innovazione innanzitutto in casa nostra e armonizzando gli interessi della città con quelli dei territori confinanti”.