fbpx
Regioni ed Enti Locali Salute

Canicattì, emergenza Coronavirus: chiesto l’invio dell’Esercito per presidiare le uscite della Città

Il sindaco di Canicattì, Ettore Di Ventura informa che oggi, al fine di tutelare la salute pubblica e monitorare le auto in entrata e in uscita dalla nostra Città, è stata trasmessa una nota a S.E. il Prefetto Dario Caputo con la quale rivolge un accorato appello di aiuto e l’invio di soldati dell’Esercito a presidio delle uscite della Città da e per Agrigento, Caltanissetta, Campobello di Licata, Naro, Delia.

La presenza sul territorio dei militari dell’Esercito Italiano andrebbe ad implementare i servizi di sorveglianza già messi in atto nel territorio da parte delle altre Forze dell’Ordine e della Polizia Municipale.
Questo il corpo della lettera:
Eccellenza,
la grave situazione che stiamo vivendo in tutto il territorio nazionale e nella nostra provincia ha indotto molti di Noi a prendere decisioni drastiche, al fine di contenere il diffondersi della pandemia da COVID 19, per il bene della nostra collettività.
Malgrado gli sforzi di tutti gli operatori del settore (Polizia Municipale, Forze dell’Ordine, Volontari) la situazione è di difficile controllo, considerando che la Città di Canicattì è un centro commerciale importante per l’hinterland e da sempre vede affluire utenti dai paesi limitrofi.
A tale flusso, di carattere esclusivamente commerciale, si aggiungono: l’Ospedale, e le strutture di servizi intercomunali; il Distretto Socio-Sanitario, l’Agenzia delle Entrate, l’Agenzia del Lavoro, l’INPS, la Condotta Agraria, e tante altre strutture similari.
Inoltre il carattere strettamente agricolo dell’economia dell’Hinterland, basata principalmente sulla coltura dell’uva Italia ma anche su pescheti e albicoccheti e di aziende zootecniche, portano decine di titolari di aziende e lavoratori a spostarsi quotidianamente da e per le campagne canicattinesi.
Inoltre, la numerosissima comunità romena presente in città, la cui sussistenza si basa essenzialmente non solo su lavori di tipo agricolo ma anche di assistenza domestica ad anziani e soggetti fragili, comporta lo spostamento di molte persone anche all’interno del territorio comunale.
A ciò si aggiunge la notizia che un medico residente in un comune vicino, titolare di uno studio medico a Canicattì, trovato positivo al COVID 19, ha regolarmente svolto attività professionale nel territorio cittadino, oltre ai due casi già conclamati di positivi al COVID 19 che hanno indotto l’attivazione del COC con funzioni sanitarie.
Alla luce di quanto sopra e consapevole che è necessario salvaguardare gli spostamenti di persone fisiche che garantiscono i servizi pubblici.
Nella consapevolezza che è compito di ogni amministrazione tutelare la salute dei propri concittadini, adottando tutti gli atti consequenziali per garantire il contenimento dell’epidemia, in linea con le disposizioni emanate dal Presidente del Consiglio dei Ministri e ritenendo altresì opportuno dover attenzionare il divieto di ingresso/uscita nella/dalla città.
In questo drammatico momento è nostro compito intraprendere tutte quelle iniziative volte a limitare la diffusione del contagio anche al fine di tutelare le strutture sanitarie che, come è noto, non sarebbero in grado di sopportare strutturalmente ed umanamente un aumento, che potrebbe risultare anche incontrollabile, di concittadini che hanno la necessità di specifiche cure sanitarie ospedaliere.
Nella qualità di primo cittadino di Canicattì, Le chiedo di fare intervenire personale dell’esercito per il controllo del territorio e l’applicazione delle misure di contrasto e contenimento dell’epidemia a presidio degli ingressi da e per Agrigento, Caltanissetta, Campobello, Naro, Delia.
Con la presente formalizza la richiesta di invio di reparti dell’esercito, la cui presenza andrebbe a coadiuvare il lavoro delle esigue pattuglie di polizia municipale di cui possiamo disporre che, di concerto con le Forze dell’Ordine, stanno operando allo stremo delle forze“.