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Lavora e percepisce “Reddito di Cittadinanza”: giudici annullano sequestro della carta

I giudici del Tribunale del Riesame di Agrigento hanno annullato il sequestro della carta delle Poste assegnata ad un giovane 37enne di Porto Empedocle percettore del cosiddetto “Reddito di Cittadinanza”.

L’uomo era accusato delle ipotesi di reato di truffa e falso, poiché – secondo l’accusa – avrebbe svolto attività di ambulante in un furgone adibito alla vendita di pesce.

Come si ricorderà, il sequestro era stato disposto dal Gip dopo i controlli effettuati, lo scorso 20 novembre, dai militari dell’Arma dei Carabinieri di Porto Empedocle. I controlli avevano infatti rivelato che l’uomo svolgeva l’attività di venditore ambulante ad Aragona ma aveva chiuso la partita Iva; attività lavorativa che avrebbe altresì svolto alle dipendenza di una azienda di trasporti in quanto assunto, a tempo determinato per soli 27 giorni, fino al 30 novembre.

Per i giudici del Riesame, che hanno annullato il sequestro, al momento del sequestro non erano ancora trascorsi i trenta giorni previsti dalla legge per comunicare l’assunzione, comunicata nei giorni successivi. Stesso discorso per l’omessa comunicazione della chiusura della partita Iva “che spetta all’Agenzia delle Entrate”.