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Cultura

Aragona: gli artisti Passarello ed Alfeo incantano i visitatori. Un successo la mostra di fotografia e scultura

Successo di critica e di visitatori ad Aragona per la mostra fotografica di Giuseppe Passarello e di scultura dell’artista Fortunato Alfeo.

Si tratta di una collettiva, che si snoda all’interno dei locali adiacenti al Teatro Armonia, che in pochi giorni ha fatto registrare una grande affluenza di visitatori.

Il connubio tra Passarello e Alfeo è nato recentemente, ma è destinato a tracciare un solco profondo nella realtà culturale del paese la cui storia rimanda alle miniere appartenute a Luigi Pirandello.

Uno scatto di Passarello è, infatti, dedicato alla miniera Taccia – Caci, nella quale, il grande drammaturgo agrigentino, ha ambiento la sua novella “Ciaula scopre la Luna”.

Altri scatti rendono omaggio alla bellezza monumentale e paesaggistica di Aragona, del territorio agrigentino, della Sicilia tutta.

Passarello, con occhio attento e mordace, riesce a catturare l’istante, l’attimo fuggente. Ogni suo scatto diventa, così, un capolavoro.

Ottima la scelta di stampare le foto su tela. La tecnica, oltre a valorizzare la fotografia, eleva l’arte fotografica a vera e propria opera d’arte.

Fortunato Alfeo è invece un artista a tutto tondo. Scultore e pittore riesce a plasmare “michelangiolescamente” la materia.

I volti di pietra o le forme plasmate hanno qualcosa di arcaico e di preistorico.

Conservano, pur tuttavia, quella modernità che li vede ben inseriti ed incastonati in un arredamento d’insieme moderno o in spazi urbani rigenerati; v iene in mente Farm Cultural Park di Favara, per fare qualche esempio.

Alfeo è un visionario dell’arte. Tra le sue mani prende forma la materia, il suo scalpello esalta la bellezza della pietra fino a renderla “pietra viva”.

Nel suo atelier, che sorge nel quartiere San Francesco di Aragona, ogni angolo rimanda alla bellezza dell’ Universo.

Alfeo è alla continua ricerca della perfezione. Al pari dell’architetto spagnolo Antonio Gaudì, l’artista aragonese trae ispirazione dalla natura; gli alberi, i rami e le radici sono le sue muse.

La mostra rimarrà aperta fino a domenica 8 settembre 2019. Un consiglio, visitatela, anche domani, sabato 7 settembre, in occasione della famosa Sagra della Salsiccia.

Luigi Mula