“Esseneto”, calcio e tanta approssimazione: Agrigento è anche questa
Capita anche questo nella città di Pirandello, vedere giocatori professionisti nel proprio stadio, ma si badi bene, non per giocare e far sognare il popolo agrigentino con le perle di fior fiore di calciatori come Capuano e Almiròn (solo per citarne alcuni), ma alle prese con la manutenzione di una struttura inadeguata ad affrontare un campionato professionistico.
La forza dello sport e l’amore degli appassionati ha fatto accadere un vero miracolo ad Agrigento. Lo stadio “Esseneto” che negli anni ’80 fu la scenografia di numerosi successi dei biancoazzurri con la promozione in C2 e poi in C1, oggi è al centro di numerose problematiche legate ad una condizione strutturale non certo delle migliori. Il fatto che giocatori e tifosi hanno voluto contribuire a rendere più accogliente lo stadio “Esseneto”, da molti è stata letta come una protesta verso quegli organi istituzionalmente preposti che ad oggi hanno solo fatto quel minimo sforzo per “promettere” una riapertura che solo oggi sembra diventare realtà.
Manca ancora una illuminazione adeguata, e solo gli ultimi interventi hanno fatto in modo di colmare alcune delle precarietà che dovrebbero consentire a breve di far disputare in serenità un campionato professionistico di certi livelli.
La programmazione che gli enti preposti, Comune in primis, avrebbero dovuto attuare in vista dell’esordio dell’Akragas in Lega Pro ha, nei fatti, aperto una discussione su quella che è la valenza dello sport ad Agrigento: approssimazione e superficialità. Due aggettivi che rappresentano anche nello sport l’essenza di Agrigento.
I numerosi successi che lo sport agrigentino ha avuto quest’anno, con il calcio e il basket in prima linea, non hanno infatti visto alcun intervento politico-amministrativo degno di nota.
L’immagine di una città è anche legata soprattutto all’accoglienza che essa è in grado di offrire. Pensare che una squadra di calcio fra i professionisti ancora oggi non possa disputare le gare casalinghe nel proprio stadio, consentendo così un giro di tifosi, appassionati e curiosi che mettono in circolo l’economia cittadina, è una vera follia.
Ora non resta che sperare e attendere… ma ricordiamo che Agrigento è anche questa: cuore e passione!