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Apertura Cronaca

San Leone, pesca non autorizzata: sequestrato tonno rosso

La Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Porto Empedocle rende noto che domenica 18 agosto, personale militare dipendente, a seguito di specifica attività di monitoraggio e controllo mirata al contrasto della pesca di frodo dei prodotti ittici, con particolare riferimento alla cattura dei grandi migratori oggetto dei piani di contingentamento da parte della Comunità Europea al fine di tutelare tale risorsa, ha individuato un natante ormeggiato presso la banchina Nord del porticciolo turistico di San Leone (Agrigento), con a bordo un esemplare di tonno rosso di circa 90 Kg., catturato da poche ore e occultato dal proprietario all’interno della cabina dell’unità da diporto.

Il pescatore (non professionista) si è reso responsabile della violazione dell’art. 10 comma 1 lettera g) del D. Lgs. n. 04/2012 e dell’art. 11/par. 4 del Regolamento (UE) n. 1627/2016 per “pescare direttamente uno stock ittico per il quale è previsto un contingente di cattura, senza disporre di tale contingente ovvero dopo che il medesimo è andato esaurito” in quanto è vigente il D.D.G. del Ministero delle Politiche Agricole Forestali e del Turismo n. 0012690 del 05/08/2019, che ha disposto la chiusura immediata e definitiva della campagna di pesca sportiva/ricreativa del tonno rosso (Thunnus Thynnus), al fine di tutelare la risorsa stessa. Pertanto, al soggetto contravventore è stato notificato il relativo verbale di contestazione di illecito amministrativo punito con il pagamento di una pena pecuniaria che va da 1.000 euro a 3.000 euro, aumentata di un terzo in quanto trattasi di esemplare di specie ittica tonno rosso.

Il prodotto ittico è stato posto sotto sequestro e custodito in apposita cella frigorifera in attesa degli accertamenti sanitari a cura del Servizio Veterinario.

L’attività di vigilanza e controllo, e repressione se del caso, proseguirà senza sosta sia per verificare la regolarità della filiera dei prodotti ittici a tutela del consumatore e sia a tutela dei pescatori professionisti che vedono ledere con l’azione appena repressa le logiche di mercato a causa del comportamento spregiudicato dei pescatori sportivi che, come presumibilmente stava accadendo in questo caso, conferiscono il prodotto ittico a pescherie e ristoranti in totale violazione alla normativa vigente che vieta al diportista di vendere il prodotto ittico catturato.