Disagi e disservizi a Canicattì, la CNA chiede un urgente incontro alle istituzioni locali
“La sede CNA di Canicattì, spinta dal grande senso responsabilità per il ruolo che esercita nel territorio a difesa degli operatori economici, rivolge un accorato appello alle Istituzioni locali affinché si possano individuare, in tempi brevi, adeguate ed efficaci soluzioni rispetto ad una serie di emergenze che investono la città”.
A prendere posizione è il presidente Giuseppe Scibetta, il quale ha inviato una formale nota al sindaco, Ettore Di Ventura, e al presidente del Consiglio comunale, Alberto Tedesco, in cui chiede un incontro urgente. “Abbiamo voluto rappresentare – spiega Scibetta – il grave disservizio derivante dalla deficitaria gestione nella raccolta dei rifiuti. Non tutte le attività, così come non tutte le famiglie, oggi sono dotate di appositi contenitori, con la conseguenza che la spazzatura, in ordine sparso, finisce sul manto stradale a danno del decoro e mettendo anche a rischio la situazione igienico –sanitaria. Uno scenario non più tollerabile che dà un’immagine negativa della città e che penalizza i cittadini e l’intero tessuto produttivo. Non c’è poi alcuna traccia delle isole ecologiche: sia quelle urbane che quelle extraurbane. Tutto questo – evidenzia il presidente della CNA di Canicattì – a fronte di aliquote Tari che restano elevate. Non si ha infatti ancora alcun concreto riscontro in ordine all’annunciata riduzione. Dinamiche poco chiare che meritano certamente di essere affrontate ed approfondite nell’esclusivo interesse della comunità canicattinese e dei contribuenti. Ma anche per comprendere meglio il contesto in cui operano le imprese, che gestiscono il servizio, e i lavoratori. Individuare le criticità, con le relative responsabilità, risulterà necessario per indirizzare a soluzione l’emergenza, acuita dal comportamento incivile di chi abbandona i rifiuti per strada o nelle aree libere, trasformandole in discarica. Più controlli, sia con interventi tradizionali che con l’ausilio di specifiche telecamere, rappresenterebbero certamente un proficuo deterrente. Un altro tema sui cui soffermarsi – osserva ancora Scibetta – è la carenza di illuminazione pubblica. Il buio è un alleato degli incidenti e favorisce anche chi non è animato da nobili pensieri. Per intenderci, ci sono a rischio incolumità e sicurezza. Alla luce di quanto delineato ed esposto – conclude Scibetta – chiediamo un incontro urgente per accendere i riflettori sulle delicate questioni rappresentate, allo scopo di porre tempestivamente rimedio ai disagi e ai disservizi che quotidianamente sono costrette a subire le attività artigianali e commerciali e le famiglie di Canicattì”.