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Cronaca

Abusivismo nella Valle dei Templi ad Agrigento, Di Natale: “comportamenti omissivi da parte di amministratori pubblici e polizia municipale”

ruspeIl procuratore capo di Agrigento, Renato Di Natale (in foto), intervenuto alla trasmissione di Radio1Restate scomodi” sulle recenti demolizioni delle costruzioni abusive ad Agrigento, ha sottolineato come il criterio adottato alla procura di Agrigento è stato quello dell’ordine cronologico delle sentenze che ne imponevano la demolizione (sentenze anteriori al 1999).

Nessun sorteggio dunque, così come invece affermato dall’avvocato agrigentino Giuseppe Arnone. Un criterio dunque oggettivo senza bisogno alcuno di dover invitare i proprietari delle costruzioni.

Gli interventi di demolizione non hanno solo riguardato gli interventi in Zona A: “Vorrei ricordare – aggiunge Di Natale – che abbiamo recentemente ordinato la demolizione di due ecomostri quasi sulla spiaggia alla Scala dei Turchi“.

Il procuratore capo ha poi evidenziato come in passato vi siano stati “comportamenti omissivi da parte di amministratori e polizia municipale” che hanno consentito negli anni di costruire manufatti in una zona ad assoluto divieto di edificabilità. 

Renato Di Natale ha poi spiegato sui ritardi delle demolizioni che “la scopertura organica degli uffici giudiziari di Agrigento, che si occupano anche di molti casi legati all’immigrazione, è ben nota“.

Poi Di Natale evidenzia l’intervento, in alcuni casi, dei privati che hanno autonomamente abbattuto le costruzioni: “C’è una presa di coscienza da parte di taluni cittadini, che è stata anche ribadita da qualche eminente politico meridionale, in particolare mi riferisco al ministro Alfano; peraltro ci sono stati comportamenti quali quello di questo sig. Arnone Giuseppe che si è opposto pure con violenza fisica e con veemenza che non fanno onore alla categoria dei professionisti, in particolare quella degli avvocati“.

 (Ascolta l’intervento del procuratore capo dal minuto 50:23)

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