Sfide Ambientali del nostro tempo: il Bío distretto dei Nebrodi con l’enciclica di Papa Francesco
Venerdì 26 Aprile 2019 alle ore 16:30, si è tenuto presso il Salone delle Capriate del Palazzo Cupane a Mirto un incontro Organizzato dal Bío distretto dei Nebrodi per dialogare sulle sfide Ambientali del nostro tempo facendo riferimento all’enciclica di Papa Francesco Bergoglio.
“Prima ancora di muovere l’economia del nostro paese bisogna muovere il pensiero! Ringrazio il professore LaGalla per la sua presenza oggi e il Parco dei Nebrodi, i Comuni presenti e i numerosi amici, nonché monsignore il Vescovo di Patti Giombanco, Poiché rappresentante della Chiesa, la prima forse ad essersi posto il problema del rispetto ambientale. L’intenzione del mio distretto è proprio quella di stimolare un economia green cioè un modello di sviluppo compatibile e sostenibile, che attraverso il bio distretto, ha proprio l’intento di unire il territorio!” Afferma Presidente del Bio–Distretto dei Nebrodi Francesco Calanna.
“..il cambiamento è qualcosa di auspicabile ..l’obiettivo [di questo evento) non è di raccogliere informazioni o saziare la nostra curiosità, ma di prendere coscienza, e così riconoscere qual è il contributo che ciascuno può portare» queste le parole del vescovo di Patti In riferimento all’enciclica Laudato si di Papa Francesco Bergoglio nel consueto taglio del nastro.
Il sindaco del Comune di Mirto, insieme agli ospiti si sono, poi, trasferiti presso il salone dove ha avuto inizio la conferenza. “È da tempo che dialoghiamo su nuovi modi di concepire l’agricoltura , è una scommessa a cui crediamo, abbiamo iniziato con l’adesione al progetto “città del Bio”ed adesso al “biodistretto dei Nebrodi”, afferma il Sindaco di Mirto, dopo aver presentato gli ospiti della conferenza.
Oltre al Vescovo Giombanco erano presenti il Sindaco di Mirto Maurizio Zingales, il Presidente del Bio–Distretto dei Nebrodi Francesco Calanna, il Vice–Presidente del Bio–Distretto Renato Mangano, il Vice-presidente Fas Pietro Ridolfo, il direttore generale bio distretto Nebrodi, il Presidente Nazionale dell’Associazione “Città del Bio” Antonino Ferrentino, il Presidente del Consorzio Intercomunale Tindari – Nebrodi Vincenzo Princiotta, il Presidente dell’Azione Cattolica della Diocesi di Patti Antonino Faraci, il Commissario dell’Ente Parco dei Nebrodi Luca Ferlito, l’Assessore Regionale delle Autonomie Locali e della Funzione Pubblica Bernadette Grasso, e l’Assessore Regionale dell’Istruzione e della Formazione Professionale Roberto Lagalla.
Enciclica Laudato si del Papa del 2015rappresenta un monito, uno stimolo alla riflessione, alla “ricerca di uno sviluppo sostenibile e integrale”, sottolineando che «…abbiamo bisogno di un confronto che ci unisca tutti, perché la sfida ambientale che viviamo, e le sue radici umane, ci riguardano e ci toccano tutti: credenti e non credenti per la globalità del problema ecologico: “autentica ecologia umana, un’ecologia integrale, vissuta con gioia e autenticità» queste le parole del Presidente dell’Azione Cattolica della Diocesi di Patti Antonino Faraci.
Se pur piemontese di nascita, il Presidente Nazionale dell’Associazione “Città del Bio” Antonino Ferrentino partecipa a questo “modus pensandi” tutto green e filo conduttore della serata, che ha parlato di altri esempi come questo siciliano, sfide ( Sicilia, Calabria, Puglia e Piemonte..) destinate a crescere, eliminando le cause strutturali delle disfunzioni dell’economia mondiale e correggendo i modelli di crescita che sembrano incapaci di garantire il rispetto dell’ambiente».
A conferma che l’argomento è di interesse globale, è intervenuto Ignazio DiGanci, rappresentante dell’Ente Parco dei Nebrodi e il Presidente del Consorzio Intercomunale Tindari – Nebrodi Vincenzo Princiotta, che ha ricordato un evento spiacevole dell’86.. comparandolo al l’attuale iniziativa “la nostra Non è una battaglia di progresso ma è una battaglia di retroguardia”.
È il turno di Renato Mangano, il Vice–Presidente del Bio–Distretto che affronta l’argomento dal punto di vista tecnico citando gli articoli dello statuto sulla biodiversità: “già con l’art 2 ciò che Papà Francesco voleva dire con l’enciclica “ Laudato si” essa trova la sua sintesi più completa”.
“Questo evento evidenzia come i servizi, contribuiscono in maniera significativa all’impronta ecologica e quindi ai cambiamenti climatici che, oltre a causare danni all’ambiente, ne causano alla salute,(proprio di qualche giorno fa un evento sulla sanità)- esordisce l’Assessore Regionale delle Autonomie Locali e della Funzione Pubblica Bernadette Grasso- occorre invertire la rotta. Quello che ci vuole è soprattutto volontà politica e la costruzione di una rete che permetta di scambiare esperienze e apprendere da quelli che possono mostrare risultati positivi.”
Poi L’assessore Regionale dell’Istruzione e della Formazione Professionale Roberto Lagalla rivolgendosi alla platea e ringraziando dell’invito “che rafforza un rapporto empatico e culturale, oltre che politico, col territorio Nebroideo che come quello Madonita costituisce una perla identitaria della nostra Sicilia, non sempre apprezzata, e per questo apprezzo gli sforzi, che in questo territorio si stanno facendo, per valorizzare un modello di sviluppo che abbia le proprie radici nella valorizzazione identitaria- ed aggiunge rivolgendosi al Presidente del biodistretto Calanna- mi piace raccogliere la suggestione sulla laicità della politica, e proprio quest’anno cade il centenario de L’Appello ai liberi e forti di don Luigi Sturzo.
L’artefice di un fecondo ripensamento teorico e pratico del personalismo politico come base di una grande politica di servizio alla Persona, da parte dei Cattolici italiani ed europei agli inizi della ripresa nel primo dopoguerra del Novecento. Il popolarismo sturziano è stata una espressione politica antitotalitaria e democratica, sociale e riformatrice, laica e spirituale di forte tradizione religiosa e cattolica. Dentro la “filosofia perenne” don Luigi Sturzo prese i concetti fondamentali e i valori portanti della persona umana e del personalismo con una chiarezza e una teoreticità così forte da giustificare un neo-storicismo laico di impronta cristiana destinato ad incidere in modo originale,autonomo e anticonformista nella cultura e nell’azione politica dei cattolici”, conclude l’assessore alla formazione Lagalla.
La serata termina con un forte invito a tutti gli uomini di buona volontà, credenti e non credenti: “perché confrontarsi su questo tema significa confrontarsi sulla Persona e sulla dignità, quindi è un tema che accomuna tutti!«Il mondo è qualcosa di più che un problema da risolvere, è un mistero gaudioso che contempliamo nella letizia e nella lode; «…tutti possiamo collaborare come strumenti di Dio per la cura della creazione, ognuno con la propria cultura ed esperienza, le proprie iniziative e capacità» dall’enciclica “ Laudato si” attraverso le parole di monsignore Vescovo Giombanco.