Frane e viabilità. Di Caro e Mangiacavallo, M5S ARS: “Comunità e aziende isolate da oltre 40 giorni. Presidente Musumeci, salviamo i caseifici”
“In Sicilia basta un’alluvione per mettere sul lastrico la già flebile economia del territorio e isolare intere comunità. Da 43 giorni, aziende e paesi sono irraggiungibili a causa di strade letteralmente spazzate via sulle quali nessuno interviene. Musumeci si attivi immediatamente con la protezione civile”.
A dichiararlo sono i deputati regionali del Movimento 5 Stelle Giovanni Di Caro e Matteo Mangiacavallo che incalzano il governo regionale ad intervenire per ripristinare i collegamenti in due aree dell’Agrigentino, la Canalicchio a Cammarata e la SP 48 di Castronovo di Sicilia, isolate dal maltempo delle scorse settimane. “C’è un’azienda agricola che si chiama Mangiapane che produce uno dei migliori formaggi siciliani – spiegano Di Caro e Mangiacavallo – rischia di chiudere a causa del maltempo che, due mesi fa ha interrotto i collegamenti con il caseificio. Le due strade che portano all’azienda, una comunale e una provinciale, sono totalmente dissestate e impraticabili. Il Comune e il Libero Consorzio della provincia di Agrigento, non hanno un minimo di disponibilità finanziaria per rendere agibili le strade di accesso all’azienda e i proprietari hanno enormi difficoltà per nutrire gli animali, trasportare il gas per la produzione del formaggio. Chiusa anche una bellissima fattoria didattica che, fino a poco tempo fa, veniva visitata da decine di scolaresche, perché nessuno può più raggiungere il sito.
Sempre dal 3 novembre il torrente Bosco, in località Cammarata risulta ostruito e deviato su due strade provinciali tra cui la SP48 di Castronovo di Sicilia dove è isolata un’altra azienda casearia d’eccellenza ovvero quella del signor Passalacqua che produce la famosa Tuma Persa. Occorre intervenire urgentemente per evitare altri morti ed altri disastri. Gli allevamenti bovini e ovini sono a rischio così come la produzione del famoso formaggio di mucca. Chiedo quindi al Presidente Musumeci – concludono Di Caro e Mangiacavallo – di attivarsi con la Protezione Civile per salvare queste eccellenze della nostra isola e scongiurare la chiusura delle aziende di questi territori”.