Caso “Diciotti”, il ministro Salvini indagato: atti al Tribunale dei Ministri
Trasferiti dalla Procura della Repubblica di Palermo gli atti relativi all’inchiesta nata dopo la vicenda della nave “Diciotti” della Guardia Costiera.
Dopo l’avvio delle indagini da parte della Procura di Agrigento che contestava al ministro Matteo Salvini e al capo di gabinetto del Viminale ben cinque ipotesi di reato (sequestro di persona, sequestro di persona a scopo di coazione, arresto illegale, abuso d’ufficio e omissione di atti d’ufficio ndr), ora sembra che il fascicolo d’indagine, per il solo ministro, riguardi l’ipotesi di reato di sequestro di persona aggravato, commesso da pubblico ufficiale in danno di minorenni, senza le altre ipotesi meno gravi o residuali.
E’ stato lo stesso ministro Salvini in una diretta Facebook a “scartare” la lettera di notifica della Procura di Palermo firmata dal procuratore capo Francesco Lo Voi con la quale veniva informato che gli atti d’indagine sarebbero stati trasferiti al competente Tribunale dei Ministri.
Il Tribunale dei Mininistri ha ora 90 giorni per svolgere le indagini sollecitate dalla Procura, e potrà decidere se chiedere, o meno, l’autorizzazione a procedere al Senato della Repubblica (ramo del Parlamento cui appartiene Salvini ndr) o stabilire l’eventuale archiviazione.